A partire dall’8 aprile 2014 Microsoft ha dichiarato ufficialmente di interrompere il supporto tecnico per Windows XP (prolungando di qualche mese solo il supporto al programma antivirus Security Essentials).
Dopo quasi 13 anni, il Sistema Operativo rilasciato da Microsoft il 25 ottobre 2001 è stato dichiarato obsoleto e abbandonato, guardando al futuro.
Le ragioni?
Il desiderio del colosso americano, e dei suoi partner hardware e software, di investire le risorse in tecnologie più moderne, così da offrire ai clienti servizi ed esperienze all’avanguardia.
Le conseguenze
Chiunque si avvalga di un PC con sistema operativo Windows XP non potrà più avvalersi dell’assistenza tecnica Microsoft, inclusi gli aggiornamenti automatici necessari a proteggere il dispositivo.
Il PC funzionerà comunque, ma diventerà estremamente vulnerabile.
Tutti i dispositivi che eseguono Windows XP, cioè, non saranno più sicuri e, se connessi a Internet, saranno facilmente esposti ad attacchi virus, malware e spyware.
Ecco perché gli esperti in sicurezza informatica temono il peggio: sono centinaia di migliaia le aziende e le pubbliche amministrazioni (per non parlare dei privati), in tutto il mondo, che ancora si avvalgono di questo Sistema Operativo, nonostante sistemisti e responsabili IT siano consapevoli dei rischi. Ben presto tutti i computer con a bordo XP potrebbero diventare il nuovo obiettivo dei cyber criminali.
Le conseguenze? Potenzialmente catastrofiche.
La vulnerabilità di tali computer costituirebbe un facile cavallo di Troia per hacker e criminali informatici. Una volta dentro il sistema, i cyber criminali potrebbero scandagliare facilmente la rete in cerca di ulteriori dispositivi, ugualmente esposti, così provocando una vera e propria epidemia. Basta infatti un solo computer infetto per compromettere centinaia di dispositivi parimenti connessi alla rete (comprese le stampanti aziendali con connessione wireless al PC).
Continuando ad usare XP, insomma, l’azienda mette a rischio la sua stessa sopravvivenza, e quella di tutta la rete, esponendosi a gravi responsabilità nei confronti di terzi.
Un computer non protetto non solo rischia di paralizzare l’attività, in caso di perdita di dati o sistemi critici, fondamentali per la continuità aziendale, ma compromette la sicurezza (e riservatezza) dei dati sensibili di partner o clienti, con conseguenze legali importanti.
In altre parole, le aziende che si avvalgono di un Sistema Operativo obsoleto non sono più in grado di garantire il diritto alla Privacy dei dati confidenziali in loro possesso, esponendo i dirigenti a danni economici e d’immagine.
L’art. 17 del Codice in materia di protezione dei dati personali – c.d. Codice della Privacy – stabilisce, infatti, che “in caso di trattamento di dati sensibili o giudiziari l’aggiornamento è almeno semestrale”. Eventuali violazioni della normativa possono comportare multe fino a 120.000€ o all’arresto fino a 2 anni (artt. 162, 167 del D.L. 30 Giugno 2003, n. 196).
Perché le aziende non abbandonano Windows XP
Non c’è niente da fare: XP non vuole consegnare lo scettro e lasciare il posto ai suoi legittimi successori.
Ma perché? Cosa spinge le aziende a resistere all’evoluzione tecnologica?
Una delle ragioni più evidenti è il prezzo: molte aziende e PA semplicemente non vogliono acquistare una licenza aggiornata o, peggio, acquistare un nuovo dispositivo (non tutti i PC sono in grado di eseguire una nuova versione di Windows).
Un altro motivo è l’incompatibilità di applicazioni fondamentali per l’azienda con versioni successive di Windows, come CRM o altre tipologie di gestionali aziendali basate su release ormai obsolete di Explorer.
Talvolta invece è l’hardware il problema: alcune applicazioni hanno driver solo per Windows XP.
Cosa accomuna tutti questi casi?
La difficoltà a percepire la necessità di un Sistema Operativo aggiornato, relegando la sicurezza IT in secondo piano.
Un grave errore, se solo le aziende – calcolatrice alla mano – valutassero, con altrettanta dedizione, i costi di un’eventuale paralisi aziendale causata da un attacco cyber o di un intervento di ripristino dei dati (o applicazioni) andati perduti, o ancora di una causa legale per truffa o furto d’identità.
Le conseguenze economiche e i danni all’immagine sarebbero incalcolabili.
La soluzione
Per rispettare la normativa e mettere al sicuro il proprio PC le alternative sono due.
La prima possibilità consiste nell’aggiornare al più presto il dispositivo, eseguendo Windows 10 (o altro OS supportato dalla casa madre);
Nel caso in cui questa strada non sia percorribile, bisognerà considerare l’acquisto di un nuovo dispositivo in grado di eseguire un Sistema Operativo supportato da Microsoft e, quindi, aggiornato e sicuro.
In entrambi i casi, tuttavia, l’ostacolo più grande è interno all’azienda stessa: per andare avanti, occorre accettare il cambiamento, seguire l’evoluzione dell’Information Technology, restando sempre al passo con i tempi. Uno step fondamentale per proteggere la propria azienda e mettersi al riparo da un grave breakdown.
Non importa quali siano i costi o i tempi per superare XP ed iniziare a operare con un OS più moderno e funzionale: la sicurezza IT prima di tutto.
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